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      Ve n'ha di quelli che le verdeggianti praterie, i boschetti d'alberi fanno rassomigliare di lontano alle fresche valli delle Alpi; ma ve n'ha altri, cui l'aridità del suolo da aspetto sinistro: sono frammenti del deserto, racchiusi in un anfiteatro di montagne. Tale il Dasht-i-Bedaulat o "Piano Desolato", che le montagne del Mardar od "Uomo Morto" separano, da Kwatah: la strada dell'India per la gola di Bolan attraversa questa pianura temuta, nella quale s'ingolfano i venti, sollevando in estate turbini di polvere, in inverno turbini di neve; spesso molti viaggiatori soccombettero in quelle tormente.
      [Immagine 020.png - N. 20. - PASSI DEL BALUTSCISTAN SETTENTRIONALE.]Come la maggior parte delle catene calcari, i baluardi paralleli dei monti Brahui sono tagliati di tratto in tratto da fessure trasversali, in fondo alle quali passano i torrenti, permanenti o temporanei, che discendono di valle in valle: talune spaccature, in cui scorrono le acque, presentano una serie di linee spezzate, ad angoli bruschi, d'una regolarità quasi geometrica; alternativamente le acque, durante la stagione delle pioggie, serpeggiano in una valle normale, poi s'inabissano in una chiusa rettilinea, all'uscire dalla quale riprendono il loro corso regolare fra due creste parallele. In questo paese, che non è molto mancava del tutto di strade artificiali, le strade erano semplicemente quelle che fiancheggiavano i torrenti, scavando il suolo da terrazza a terrazza; ma non erano praticabili se non nella stagione della siccità o delle acque medie, quando il flutto non riempiva la fessura delle chiuse.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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