Dodici strade di questa specie collegano l'altipiano di Kalat colla pianura di Katsci-Gandava, ma ancora non sono state esplorate tutte dagli Europei. La più facile è quella di Miloh o Mula; a partire l'oasi di Gandava, il sentiero s'innalza gradatamente, con una pendenza meno forte di quella di molte grandi strade, e, contornando a sud una giogaia di alte montagne, guadagna l'altipiano di Gialawan; ma questa strada è molto lunga e raggiunge le terre alte molto a sud della capitale del khanato. La strada dei monti Brahui, che sembra sia stata la più frequentata in tutto il periodo storico, è quella che, all'uscire dall'oasi di Dadar, all'estremità settentrionale del Katsci-Gandava, penetra nelle gole di Bolan e risale questa lunga forra fino alla "Pianura Desolata". Le truppe inglesi hanno frequentemente percorso questo passaggio nelle loro invasioni dell'Afganistan, e gl'ingegneri hanno trasformato l'antico sentiero ineguale, qua e là interrotto dal torrente, in una bella strada carrozzabile, nella quale s'incrociano i convogli d'artiglieria. Ma il Bolan è ormai abbandonato dalla maggior parte dei viaggiatori; la principale via di commercio fra Scikarpur e Kandahar è quella che s'allaccia alla strada ferrata già costruita fino a nord di Sibi, nella valle di Harnai, all'altezza di 900 metri circa.
      La regione più elevata dello zoccolo di altipiani, che sopporta le diverse catene dei monti Brahui, è precisamente quella dove è sorta Kalat, la capitale dal khanato dei Balutsci: come lo indica la divergenza dei corsi d'acqua, che da quell'altipiano irradiano verso tutti i punti dello spazio, per andare a perdersi nei deserti o nelle campagne irrigue, è d'uopo discendere dall'altipiano di Kalat, qualunque sia la direzione che si prende: è ciò che aveva constatato già Pottinger nel suo viaggio intrapreso nel principio del secolo [168]. L'altezza di Kalat, che è 2,050 metri, è raggiunta da pochissime cime nelle diverse catene poste a sud dei monti Brahui.