Il fiume Meshkid, appartenente al bacino chiuso del Balutscistan nord-occidentale, è il corso d'acqua più abbondante del paese. La maggior parte de' suoi affluenti superiori nasce in Persia nel paese di Sarhad o del "Freddo" e scorre verso sud-est, come per andare a gettarsi nel mare d'Arabia; queste acque torrenziali, unite insieme nel Balutscistan, a sud del Sianeh koh, corrono verso est, incontro al Rakscian, che viene dal paese di Pangigur, poi si ripiegano verso nord per attraversare le chiuse che separano il Sianeh koh dal Koh-i-Sabz, aspra cresta di rupi punto degna del suo nome di "Montagna Verde". È pericoloso ingolfarsi in quelle "strette", che l'acqua rumoreggiante del Meshkid riempie frequentemente fra le pareti a picco. Le inondazioni sono particolarmente da temere in questo paese, il cui suolo si compone di rocce dure o d'argille impermeabili: là dove il flutto in piena è incassato fra due pareti, che non può passare, si gonfia improvvisamente di tutte le acque piovane apportate dagli affluenti e dai burroni laterali. "Non fermarti nel letto del Meshkid, dice un proverbio, che si ripetono i viaggiatori; non fermarti, nemmeno per allacciare le corregge del tuo sandalo!" Ma in tempo ordinario il Meshkid, asciugato dall'aria secca della valle, non esiste nemmeno più all'uscita dalle chiuse del Koh-i-Sabz, là dove il suo letto prende la direzione di nord-ovest, precisamente opposta a quella degli affluenti superiori: solo qualche stagno nella sabbia indica il recente passaggio d'una corrente.
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