Nelle vicinanze del litorale, segnatamente nella provincia del Las, limitrofa del Sind, quelli che lavorano il suolo ed esercitano le industrie, sono Numri o Lumri, parenti dei Giat dell'Indostan. Come i Balutsci, essi si dividono in un gran numero di kheil, secondo le differenze dell'occupazione e del soggiorno, ma è facile riconoscere che appartengono tutti alla stessa famiglia etnica, ed i dialetti, che parlano si connettono all'idioma giatki: rappresentano un gruppo intermedio fra gli Irani e gl'Indù.
Anche per la religione si notano transizioni bizzarre fra le due nazioni; così in certe tribù Maometto è venerato come la decima incarnazione di Visnù. Inoltre Indù propriamente detti, Baniah del Gudzerat e di Bombay, ovvero Multani, Schikarpuri, Marwari, formano una parte considerevole della popolazione delle città, ed il commercio del paese si fa quasi tutto colla loro mediazione.
[Immagine 022.png - N.. 22. - POPOLAZIONI DEL BALUTSCISTAN].
Alcune tribù d'Afgani sulla frontiera, nelle vicinanze di Kwatah, qualche comunità d'Arabi sul litorale del Mekran, gruppi di guerrieri kurdi condotti a cinquecento leghe dal loro paese dalle avventure della guerra, infine schiavi importati da Mascate e per lo più negri o meticci di sangue nero, vanno pure annoverati fra i residenti di razze diverse che vivono sul territorio balutscio. Ma vi si trovano anche nomadi puri, parlanti una lingua speciale, i Luri, che non differiscono in nulla dagli zingari dell'Europa danubiana. Gran musicanti, essi percorrono il paese facendo ballare orsi e scimmie, educati a sgambettare grottescamente.
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