[Immagine 024.png - N. 24. - OASI DI KATSCI-GANDAVA].
A sud-est di Kalat comincia un'altra valle, che sarebbe tributaria dell'Indo per la forra di Mula, se le acque vi scorressero in abbondanza; le ruine d'una città, come se ne incontrano così di spesso nel khanato, sorgono presso l'origine del burrone, e sulla parete d'una roccia vicina è un'iscrizione greca. Una città moderna, Zehr o Zehri, circondata d'un baluardo di terra e costruita, come Kalat, di mattoni mezzo cotti contenuti da un quadro di legno, dà il nome ad una delle valli laterali della Mula ed alla tribù di Brahui, che vi abita. È la città principale che attraversano i viaggiatori sulla strada dell'India. Allo sbocco della gola, là dove le acque del torrente si ramificano in canali d'irrigazione in mezzo a giardini, sorge Gandava, il capoluogo della provincia di Katsci-Gandava; essa ha acquistato una certa importanza come luogo di guarnigione inglese e come residenza d'inverno del khan. In altri tempi la città più popolosa della pianura era quella di Bagh o "Giardino", a nord-est di Gandava, in un'oasi di palme limitata ad est dal deserto. Bagh possedeva il monopolio delle miniere di solfo giacenti nelle montagne vicine, non lontano dal borgo di Scioran. A nord della pianura, Dadar e Sibi sono le stazioni terminali della ferrovia dall'Indo ai monti afgani.
[Tavola 09.png - KATAL. - VEDUTA GENERALE. Disegno di Slom. da Ch. Masson, Travels in Balochistan Afghanistan].
Grazie alla strada ferrata dell'Indo ed alla sua diramazione nella pianura di Katsci-Gandava, Kalat e tutto il Balutscistan del nord comunicano ora col mare pel porto di Karatsci.
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