Dal punto di vista storico, la parola Iran ha un senso anche più largo, come contrasto col nome di Turan: si estende a tutte le popolazioni civili, d'origine iranica più o meno pura, che non solo sull'altipiano, ma anche nelle pianure dell'Oxo si sono attaccate al suolo e si danno ad industrie fisse, in mezzo ai nomadi semiselvaggi venuti dal nord. Nella storia dell'Asia Anteriore, il nome d'Iran rappresenta le tradizioni del lavoro e della coltura intellettuale; ricorda la lunga durata di potenti nazioni resistenti agli assalti delle tribù barbare, che si succedevano di secolo in secolo. Consci e fieri della loro antichità come razza civile, i Persiani guardano con disprezzo le popolazioni circostanti, meno colte o più giovani nella storia della civiltà; per quanto siano grandi i progressi degli Occidentali nella scienza, nelle arti e nell'industria, essi si considerano di molto superiori in nobiltà ereditaria a queste genti venute ultime nel mondo. È certo che la parte dell'Iran nell'opera comune dell'umanità è stata delle più considerevoli. Si sa che per le origini dei loro idiomi, i popoli di lingue ariane sono ricondotti verso gli altipiani, dove si parlava lo zendo, e che in tutti i tempi il linguaggio della Persia fu per le popolazioni vicine il dialetto civile per eccellenza; anche oggi Afgani e Balutsci affettano di parlar persiano per ispirare di sè un alto concetto in chi li ascolta. Nell'Indostan medesimo, la letteratura persiana lottò per molto tempo con il sanscrito e le lingue, che ne sono derivate: non ha guari, il vocabolario dell'indostani, così diffuso in tutta la Penisola, si componeva specialmente di parole persiane, portate dai conquistatori iranici.
| |
Iran Turan Oxo Asia Anteriore Iran Persiani Occidentali Iran Persia Afgani Balutsci Indostan Penisola
|