La popolazione dell'Iran s'è portata principalmente sulla periferia del paese, a nord, ad ovest ed a sud-ovest, nelle valli che forniscono l'acqua necessaria alle sue coltivazioni; lungi dal presentarsi in massa compatta, essa si distribuisce così in due colonne convergenti, l'una da est ad ovest, l'altra da sud-est a nord-ovest, che s'incontrano fra il Caspio e la valle superiore del Tigri, nella provincia dell'Aderbeigian; là, nel punto di congiunzione delle due zone di popolazione e di coltura, sorge Tabriz, la città più popolosa della Persia; là si stabilisce l'unità del paese. Trascurando le minute irregolarità, le regioni popolate sono disposte a forma d'angolo, coincidente con quello, che presentano nel loro insieme le catene orlatrici dell'altipiano.
A nord-est, la cresta esterna, che costituisce il limite naturale dell'Iran e del Turkestan, in realtà, malgrado la lontananza e la cavità interposta del Caspio, è il prolungamento regolare del Caucaso. La penisola d'Apsceron, la soglia sottomarina, i banchi e gl'isolotti, che vanno a raggiungere la punta di Krasnovodsk, separando i due profondi abissi del Caspio, infine i due gruppi del Gran Balkan e del Piccolo Balkan, indicano, nella maniera più evidente, l'esistenza d'un asse di congiunzione fra il gran Caucaso ed il "Caucaso dei Turcomanni", il quale, coi diversi nomi di Kuran-dagh, Kopet-dagh, monti di Gulistan, Kara-dagh, continua fino alla spaccatura, nella quale passa l'Heri-rud: di là da questa, le montagne, che si ripiegano in direzione est, poi nord-est, appartengono al sistema del Paropamiso.
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