I monti dell'orlo iranico sono designati talvolta col nome generale di Zagros, che ebbero dai Greci; ma questo nome appartiene specialmente alla catena, che sorge come un baluardo immediatamente sopra le pianure della Mesopotamia e che la lunga valle della Kerkha separa dalle catene orientali del Luristan e del Khuzistan. Le montagne marginali della Persia s'allineano come le creste del Giura, degli Alleghany, del Matra ungherese, dei monti di Bosnia, del Sulaiman-dag, e per lo più sono tagliate di tratto in tratto da larghe breccie o teng, aperte non sulla parte più bassa delle catene cretacee e nummulitiche, ma precisamente attraverso le prominenze più elevate; in nessun luogo si constata meglio che certe gole dei monti sono dovute alla frattura del suolo e non al lavorìo lento delle erosioni; i fiumi vi s'ingolfano con brusche risvolte, per discendere nelle valli normali comprese fra le catene parallele, quindi sparire di nuovo in una chiusa laterale [232]. I muri, che a centinaia sono scaglionati dalle pianure della Babilonia agli altipiani dell'Iran tra le forre dei fiumi, riproducono questa disposizione in modo che l'inglese Raverty, abituato alle manovre delle truppe, li paragona a "battaglioni in colonne di compagnie". Lo zoccolo d'ogni catena è tanto più alto, quanto più è vicino agli altipiani dell'Iran; venendo dalla pianura, bisogna salire per una serie di gradini e da chiusa a chiusa, ciò che ha fatto dare a questa regione il nome di Tengsir o "Paese dei Teng".
      Alcune catene della Persia occidentale sono uniformi nella loro elevazione generale, del pari che nella loro direzione, ma ve n'ha che hanno creste molto disuguali.