Tuttavia la Persia ha un fiume navigabile fino al mare, il Karun o Kuran, formato dai torrenti della Susiana del nord e del Luristan meridionale; ma questa corrente porta ormai ben poca parte delle sue acque direttamente al golfo: un canale artificiale l'ha deviato verso lo Sciat el-Arab, ed ora non è più che un affluente del gran fiume, come le correnti della parte superiore, la Diyala e la Kerkha, nati nella Persia occidentale. Il Karun dovrebbe essere la gran via d'accesso dell'altipiano pel trasporto delle merci spedite pel golfo Persico, giacchè ha sempre oltre un metro di profondità, ed i battelli a vapore possono risalirlo fino a 250 chilometri dalla foce. Su tutta questa lunghezza esiste un solo ostacolo, formato da una soglia di rocce d'arenaria, presso l'antica città forte d'Ahwaz. In quel punto alcune colline, o meglio alcuni massi di arenaria alti un centinaio di metri, che da lontano si prenderebbero per edifizi innalzati dalla mano dell'uomo, restringono la valle; il fiume s'addentra in una chiusa e discende in rapide fra le sporgenze di roccia, tutte allineate in creste parallele all'asse delle montagne persiane. Già più di mezzo secolo fa, nel 1836, l'inglese Estcourt risaliva il Karun in battello a vapore fino alle rupi d'Ahwaz; sei anni dopo, Selby superava l'ostacolo e si fermava due chilometri a valle di Ciuster [248]. Il canale d'Ab-i-Gargar, ad ovest del fiume principale, fra Ciuster ed il confluente del Dizful, offre facilità anche maggiori alla navigazione, e, per due mesi dell'anno, il Dizful regge i battelli sino alla città dello stesso nome.
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