Bisogna viaggiare a lungo sull'altipiano e ridiscendere nelle depressioni del Tengsir per trovare i boschetti odorosi, pieni d'uccelli canori, ed i freschi ruscelli, che corrono sotto i cespugli di rose. Queste meraviglie sono creazioni del poeta, il quale cerca nella sua immaginazione quello, che la natura non gli offriva. Il celebre Band-Emir cantato dai poeti dell'Oriente e dell'Occidente come un bel fiume scorrente sotto le fresche ombre, è semplicemente un canale, derivato con una diga dal fiumicello, che attraversa la pianura di Persepoli. Le acque sono talmente preziose in questo arido paese, che un serbatoio volgare viene celebrato, come altrove un lago dalle acque trasparenti, circondato di rupi pittoresche e di pendici ombrose!
[Immagine 029.png - N. 29. - LAGO D'URMIAH].
A nord-ovest dell'altipiano iranico, ma già nella regione delle alte terre armene, esiste il più vasto serbatojo d'acqua della Persia, l'unico che meriti veramente il nome di lago: è la Dariatscia o "Piccolo Mare", il lago d'Urmiah, di Maragha o dell'Armenistan, cui domina ad oriente l'alto gruppo del Sehend. Le isole del lago, i suoi promontori, la montagna, che immerge le sue rocce nell'acqua, la vista grandiosa dell'Ararat coperto di nevi, producono un'infinita varietà di quadri; le sponde, inaffiate da piogge più abbondanti di quelle della Persia meridionale, hanno maggiore copia di boschetti: sono del pari meno deserte, e città, borghi e castelli si mostrano su tutto l'orlo delle rive. Ma il "Piccolo Mare" non offre punto abissi paragonabili a quelli dei laghi dell'Europa centrale: la parte più profonda del bacino, misurata da Monteith, verso l'estremità nord-occidentale, ha soltanto una profondità di 14 metri.
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