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      Le vette dei monti isolati, quali il Sehend ed il Savalan, hanno non solo la flora caucasica, ma anche certe specie d'animali che si ritrovano soltanto di là dall'Arasse, segnatamente diverse specie di farfalle [267]. Secondo una leggenda, che forse si rannoda ad un fondo di verità, le foreste del Mazanderan erano un tempo popolate d'elefanti, che furono sterminati dall'eroe Rustem; [268] per il clima, la flora e la fauna, del pari che per certi costumi de' suoi abitanti, questa bassa regione somiglia ad una valle dell'India. Il toro selvatico, di cui i sovrani d'Assiria andavano a caccia nelle montagne del Kurdistan, non esiste più; [269] ma il leone, animale senza criniera, meno poderoso del leone africano, si è conservato nelle valli delle catene marginali fra l'altipiano dell'Iran e le pianure del Tigri; se ne incontrano spesso ad ovest delle montagne di Sciraz, nelle foreste di quercie, dove l'abbondanza delle ghiande fa pullulare i cinghiali [270]. La tigre vive parimenti nei boschi del Mazanderan. Il camoscio è uno degli animali più comuni della regione delle montagne; s'incontra dalle montagne di Buscir, a 500 metri di altezza, fin sugli alti dossi dell'Elburz, a 4,000 metri. Fra gli animali piccoli, invano sull'altipiano s'è cercato il ratto, che i naturalisti dicevano una volta originario della Persia; non si trova che sulle rive del Caspio, dove le navi lo hanno importato. Nell'insieme, la fauna persiana è povera di specie, ma i rettili, specialmente le lucertole, di fisonomia tutta africana, vi sono rappresentati da un gran numero di forme.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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