A nord-ovest di Mesced, la regione della pianura, che appartiene ancora al bacino dell'Heri rud, è sparsa di villaggi kurdi, tutti fortificati e capaci di resistere agli attacchi delle bande di Turcomanni. Due città soltanto, l'una e l'altra popolata di Kurdi, si trovano in questa regione, uno dei granai della Persia: Kasimabad e Radkan, posto presso paludi, dalle quali ha origine il Kasciaf rud. I camelli più grandi, più forti e più resistenti al freddo vengono da questa parte del Khorassan. I migliori animali sono prodotti dagl'incroci fra il camello della Battriana con due gobbe e il dromedario o camello d'Arabia; mentre il carico ordinario d'un camello non supera 140 chilogrammi, è di 280 ed anche 300 chilogrammi per questi meticci [324]. A nord di Kasimabad le rovine della città di Tu sono sparse nella campagna presso un torrente, che si getta nel Kasciaf rud: in questa famosa città andò a morire Harun-ar-Rascid. Là parimenti nacque, verso il 940, e mori Fir-dusi, autore della grande epopea persiana, lo Sciah-nameh: in principio del secolo, una piccola cappella indicava il luogo della sua sepoltura; attualmente la tradizione sola indica il luogo dove riposa. Il celebre astronomo Nassir-Eddin, fondatore dell'osservatorio di Maragha, era pure un figlio di Tu. Non restano più avanzi curiosi degli edifizi di questa città, di cui la tradizione popolare attribuisce la rovina a Gienghiz khan, il distruttore per eccellenza: ma Tu s'è spopolata negli ultimi anni del secolo decimottavo [325].
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