Più ancora di Merv, Sarakhs può essere considerata come la porta dell'India: di là le truppe penetrerebbero più facilmente fra la Persia e l'Afghanistan nella valle di Herat. "Sarakhs sarà il punto di difesa per l'Inghilterra od il punto d'attacco per la Russia" [330]. Numerose rovine, forti isolati nella pianura, montagnole, dove sorgono opere di difesa, parlano dei combattimenti, che sono stati impegnati pel possesso della povera città. Soldati, mercanti ebrei, alcuni residenti turcomanni, tale è la popolazione di Sarakhs; le campagne circostanti offrono rare coltivazioni, ma potrebbe essere trasformato in un vasto campo di cereali, grazie ai canali d'irrigazione del Tegien ed all'acqua, che si trova dappertutto, scavando il suolo a cinque o sei metri di profondità.
[Immagine 034.png - N 34. - MESCED E KELAT-I-NADIR].
A sud di Mesced, una sola città appartiene al bacino dell'Heri rud, quella di Turbat-Sceikh-i-Giami, situata sul Giam, non lungi dalla frontiera afgana. Le altre città di questa regione montuosa occupano tutte valli e pendii, le cui acque, del resto poco abbondanti, vanno a perdersi nei deserti. A mezzogiorno di Mesced, sopra un valico delle montagne, Turukh e Scierifabad hanno importanza come crocicchi delle strade dell'ovest, del sud e dell'est, seguiti dai pellegrini, che si dirigono verso la città santa: là vicino si trova la cresta di Tepe-is-Salam o "Montagnola della Salute", dove i pellegrini, che vengono dall'altipiano, mirano per la prima volta le cupole dorate di Mesced e si prosternano, invocando Allah.
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