Sekuha o "Tre Montagne", a sud di Nasirabad, aveva precedentemente il titolo di capitale del Sei-stan: una cittadella domina una delle tre montagnole d'argilla, che hanno fatto dare il suo nome alla città. Ad est, in una regione delle più fertili, inaffiata da canali derivati dall'Hilmend, un altro monticello argilloso, coi fianchi tagliati da precipizii e burroni, porta la fortezza di Kalah nau o "Castello nuovo", una delle opere di difesa più solide e pittoresche della Persia; una piccola città si rannicchia ai piedi di quelle vatrincee [340].
L'angolo nord-occidentale del Khorassan appartiene al bacino del Caspio. Il filare di montagne nel quale si trova la pianura di Mesced, si prolunga a nord-ovest molto al di là delle sorgenti del Kasciaf rud e continua colla valle superiore dell'Atrek, senza che una sola cresta di rupi indichi la separazione dei versanti.
La città di Kutscian o Kabuscian è situata non lontano dallo spartiacque, ma già sul pendio caspico, all'altezza di 1,265 metri: a quell'altezza, il clima presenta la temperatura media dell'Europa centrale: le uve si maturano, ma senza perdere completamente la loro acidità; tuttavia la città è circondata da un vigneto, che ha in certi punti parecchi chilometri di larghezza. Kutscian è stata frequentemente rovinata dai terremoti e, per evitare nuovi disastri, gli abitanti del paese hanno ricostruito la maggior parte delle case secondo un nuovo modello: alcuni piuoli piantati obliquamente nel suolo e reggenti alla loro estremità superiore dei travicelli a tetto, formano tutta l'armatura; strati d'argilla coprono i due versanti di questo tetto posato sulla terra [341]. Sebbene simile da lontano ad un mucchio di rovine, Kutscian è una città commerciale.
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