Ma, posta in una regione meno sparsa di paludi delle altre città del Mazanderan inferiore, e meglio collocata per comunicare con Teheran pei colli dell'Elburz, Barfrush è diventata nel corso di questo secolo la città più importante della Persia sul litorale del Caspio: anzi Fraser, nel 1822, le attribuiva una popolazione superiore a quella di qualunque altra città dell'Iran. Il suo bazar è uno dei più ricchi dell'Oriente, ed il suo porto, situato a Mesced-i-Ser, alla foce del fiume Balul, che si getta nel Caspio una ventina di chilometri a nord, è il più animato della costa, malgrado le difficoltà degli approdi. Le navi stazzanti 200 tonnellate ancorano oltre due chilometri al largo; i negozianti, quasi tutti armeni, vanno a caricare specialmente cotoni, portando in cambio articoli manifatturati in Russia. Una delle città del distretto, Ali-abad, a sud-est del capoluogo, è il centro agricolo delle risaje, dei campi di cotone e di canne da zucchero. A sud-est di Barfrush, il borgo di Sceikh-Tabrisi, sopra una collina facile a difendere, ricorda l'insurrezione e l'eccidio dêi Babi: dei mille difensori della cittadella non ne sopravvisse uno solo.
Amul od Amol è, come Sari, una città storica, e la tradizione ne fa risalire l'origine sino all'età dei geni e deglî dêi: ai tempi di Yacut, essa era la "prima città del Tabaristan", nome che si dava allora alla provincia del litorale. La città moderna non è situata nello stesso posto dell'antica Amol, ma è costruita interamente coi materiali trovati nelle rovine.
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