Le difficoltà del trasporto ed i pericoli dell'ancoraggio d'Enzeli sono grandi ostacoli al commercio locale, e lo scavo d'un canale di navigazione che unisse la città ad un porto artificiale della costa, decuplerebbe gli scambi. Ma alla questione commerciale si mescola una questione politica: il governo persiano teme di dare troppa importanza al traffico d'una città, che per la forza delle cose diventa, dal punto di vista del traffico, una dipendenza dell'impero russo, come lo fu dal punto di vista amministrativo. Già parecchie volte i capitalisti europei hanno proposto la costruzione d'una strada ferrata da Resht a Teheran e non v'ha dubbio che in un avvenire prossimo la prima via di comunicazione rapida fra l'interno della Persia ed il resto del mondo dovrebbe aprirsi appunto per la breccia del Sefid rud ed il litorale del Ghilan. Appena la rete ferroviaria della Russia europea avrà raggiunto quella della Transcaucasia, il prolungamento delle rotaje nella direzione della Persia diventerà una delle necessità del traffico internazionale.
Ad ovest ed a nord di Resht, nella direzione della Russia, non ci sono altre città propriamente dette sul territorio persiano; le più grosse agglomerazioni sono semplici villaggi: Fumen, antico capoluogo di distretto; Mazul o Mazulla, fabbricata sopra una rupe erta e popolata specialmente da fabbri; Kerganrud, porto litoraneo, nel quale qualche nave russa va a caricare legno di noce. A sud di Resht, la valle del Sefid rud dà accesso all'altipiano d'Iran; ma la regione naturale del Ghilan si ferma alle forre, per le quali le acque si precipitano dal livello superiore verso il bacino del Caspio.
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