Khusrava, nella valle del Selmas, ad ovest della città maomettana di Dilman, è il centro religioso dei caldei cattolici [367]. Questi borghi della frontiera mantengono un commercio ragguardevole coi due Stati limitrofi, gl'imperi russo ed ottomano, ma quasi tutti i trasporti si fanno per contrabbando.
      Nel medio evo la graziosa Maragha, posta in mezzo a vigneti ed orti, sui fianchi meridionali del Sehend, doveva la propria rinomanza a' suoi stabilimenti scientifici: là viveva nella seconda metà del secolo decimoterzo il celebre astronomo Nassir-Eddin; il khan mongolo Hulagu gli costruì un osservatorio, accanto al castello, nel quale aveva deposto le sue ricchezze, e tutta un'accademia s'aggruppò nella piccola città poco prima sconosciuta. Nassir-Eddin aveva fissato la posizione del suo osservatorio a 37 gradi 20 minuti di latitudine settentrionale e 82 gradi di longitudine ad est delle Isole Fortunate [368]. La bella Binab, assai pulita, circondata di ricchi orti e vigneti, è la citta moderna, succeduta in parte a Maragha. Il borgo turco chiamato Scehr-i-Mayandab, nella valle inferiore del Giaghatu, è un luogo decaduto.
      [Immagine 037.png - N. 37. - TAKHT-I-SULAIMAN].
      Una città importantissima sorgeva una volta a sud-ovest verso le sorgenti del ramo maestro del Giaghatu. Le sue rovine circondano il lago o meglio i pozzi zampillanti di Takht-i-Sulaiman; vi si ritrovano gli avanzi d'un gran tempio del Fuoco che fu probabilmente il più frequentato dall'antica provincia d'Atropatene; secondo Rawlinson, questo edifizio e le costruzioni dei dintorni sarebbero le rovine dell'Ecbatana medica [369]. La leggenda moderna ne ha fatto il "Trono di Salomone" ed a nord-est s'indica un'altra collina coperta d'edifizî, il Takht-i-Balkhis, dove stava la regina di Saba, conversando attraverso lo spazio col reale suo amante.