Due viaggiatori francesi sono morti ad Ispahan, Aucher Eloy e Hommaire de Hell.
Le campagne d'Ispahan sono fra le meglio irrigate e le più fertili dell'altipiano: l'altezza della pianura, che è di 1,432 metri, dà loro un clima temperato, in cui prosperano le piante della zona subtropicale; vi si coltivano la vite, il cotone, il tabacco, il papavero, legumi di tutte le specie e soprattutto meloni, i migliori della Persia; i cotogni danno frutti d'un odore squisito, che nelle visite ufficiali si fanno passare di mano in mano per assaporarne il profumo. Numerose rovine, villaggi, santuarî interrompono gli spazi verdeggianti e piccionaje pittoresche sorgono, isolate od a gruppi, ordinariamente tenute molto meglio delle case vicine. Sono torri rotonde, adorne di cordoni e creste di mattoni, a somiglianza di merli: sulla terrazza superiore s'arrotonda una cupola centrale circondata d'altre cupole in forma d'alveari, nelle quali ogni mattone è separato dall'altro mercè un'apertura: in pochi istanti, gli stormi di piccioni, che turbinano intorno alla cupola, spariscono nell'interno. Fra le moschee dei dintorni la più curiosa è quella di Koladun, ornata di minareti, dell'altezza di circa 5 metri, posti a destra ed a sinistra della cupola. Ognuna di queste torricelle può essere messa in movimento dalle scosse d'un uomo, ed allora si sente distintamente vibrare l'altra torre e fremere tutto l'edifizio come agitato da un terremoto. Questo fenomeno dei "minareti oscillanti", che i fedeli del luogo attribuiscono alla virtù del santo seppellito sotto la cupola, è dovuto, come ha constatato il signor Dieulafoy, [378] all'esistenza di armature, alle quali sono attaccati i minareti, del resto, d'una costruzione leggerissima e facili a girare sopra un asse interno: lo stesso fenomeno si osserva in una moschea di Bostam [379].
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