A sud il versante opposto della montagna domina Kupa, una delle città prospere dell'altipiano. Infine nel bel viale di montagne, che risale nella direzione del sud-est, si succedono Agda, Ardakan, Maibut. Ardakan è la più popolosa e la più commerciale. Maibut s'è impoverita, del pari che i villaggi dei dintorni, per la sostituzione del papavero a quasi tutte le altre coltivazioni. Per arricchirsi rapidamente colla vendita dell'oppio, alcuni grandi proprietari costringono i loro fittabili a fare di tutti i loro terreni un vasto campo di papaveri: i viveri si fanno sempre più rari e più cari, mentre i salari non si sono elevati nello stesso tempo; l'industria s'arresta e gli abitanti emigrano [390]. S'incontrano anzi villaggi completamente abbandonati.
Yezd, che comunica col resto dell'Iran soltanto per strade di carovane attraverso altipiani argillosi, rupi o dune di sabbia, è una città del deserto: da tutte le parti le solitudini circondano l'oasi di gelsi, tra cui sono chiusi la città ed i villaggi dei sobborghi. In certi punti il deserto comincia alle porte stesse di Yezd: la sabbia s'ammucchia contro i muri, ed il vento la fa turbinare nella cinta;[391] certi quartieri sono così minacciati di sparire, come è sparita una prima città di Yezd, chiamata Askizar, di cui si vedono gli avanzi 16 chilometri a nord-ovest, sulla strada di Kascian. Si capisce che, in questa città parzialmente assediata dalle sabbie, l'acqua sia misurata colla maggior cura: quasi tutti i serbatoi o ab-ambar sono sotto il suolo e vi si discende per scale simili a quelle degli stagni sotterranei di Bombay.
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