Oltre Tsciarak, i piccoli porti, Bandar-Nakhl o il "Porto delle Palme", Bandar-Bisaitin, Bandar-Kongun, non sono visitati che dalle piccole barche dei pescatori arabi.
      Il versante marittimo della Persia, che declina a sud-ovest per una successione di gradini ineguali, è conosciuto soltanto dagl'itinerari dei viaggiatori, che hanno seguito l'una o l'altra delle strade da Sciraz a Bandar-Abbas. La strada del nord, che taglia le valli superiori e supera a grandi altezze le creste di montagne trasversali, passa per l'antica città di Darab, poi a Forg, circondata di palme dattilifere, ed a Tarun, anche più ricca di frutta d'ogni sorte, ma già situata nella regione bassa esposta alla malaria. Un'altra strada passa per l'alta valle del Prestaf, dove giace la grande città decaduta di Fasa o Fesa, diventata oggi un gruppo di villaggi attraenti in una foresta di palme. La strada del sud, che discende direttamente a mezzodì di Sciraz i primi scaglioni del versante marittimo, volge poi a sud-est, guadagna la città di Giarun (Yarun), dove finisce la coltivazione della vigna, poscia attraversa parecchie catene di colline per raggiungere Lar, l'antica capitale del Laristan, regno, il quale una volta si stendeva su tutta la regione litoranea, dall'isola di Bahrein, sulla costa d'Arabia, all'isola di Diu, appartenente all'Indostan [411]. Nel secolo decimosesto la moneta di Lar, pezzo d'argento in forma di seme di dattero, che il sovrano del Laristan marcava col suo nome, era il segno di scambio più diffuso in tutta la Persia.