Storicamente questo paese, anzichè iranico, è una delle regioni classiche della Mesopotamia; sul posto occupato dal borgo di Holwan sorse un tempo una delle potenti città dell'Assiria, nella quale parecchi archeologi avevano creduto, ma a torto, di ritrovare Calash, capitale temporanea del-l'impero delle pianure.
A sud di Bisutun e di Kermansciah, il fiume, che più a valle prende il nome di Kerkha, non bagna fino all'Eufrate le mura d'alcuna città ragguardevole. Attualmente, su questo corso di 600 chilometri circa, non si vedono che rovine e rari villaggi; in tutto il bacino occupato quasi interamente dai pastori kurdi, luri e bakhtyari, esiste una sola città, Khorramabad, sul torrente omonimo, sotto affluente orientale della Kerkha. Giace in posizione singolarmente pittoresca: un muro di rupi, che segue, come tutte le montagne del Luristan, la direzione normale da nord-ovest a sud-est, s'interrompe improvvisamente per lasciar passare il fiume, poi s'erge ancora oltre una breccia larga 1,200 metri circa, ma nel mezzo dello spazio libero resta un frammento del baluardo naturale, masso isolato, dirupato da tutte le parti e che dà origine presso la cima ad una sorgente copiosissima. Questa rupe circondata alla base da una doppia muraglia, è il forte di Khorramabad; un elegante palazzo, alcuni giardini, un vasto serbatojo occupano la parte superiore della montagnola; al suo piede si stende la città, che prolunga i suoi sobborghi fra i giardini ombrosi.
La catena di città diroccate si sviluppa ad ovest, parallelamente alla catena esterna, che separa il paese montuoso dalle pianure della Mesopotamia.
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