Una prima città abbandonata, Sirwan, è posta dentro una forra, sulla riva d'un affluente occidentale della Kerkha; le case si pigiano le une contro le altre, ma tutte le colline dei dintorni sono coperte d'antiche dimore, in mezzo alle quali sorgono qua e là piccoli obelischi, indicanti le tombe dei Luri. Alcuni edifizî della vasta città, molto bene costruiti in pietra da taglio, sono in perfetto stato di conservazione: vôlte, corridoi, gallerie, labirinti sotterranei, tutta l'architettura sassanide si ritrova nella città senza abitanti. Alcuni briganti luri hanno preso per riparo le cripte del palazzo di Nuscirvan, il fondatore della città; Rawlinson, che si preparava a visitare una "pietra talismanica", posta all'ingresso della tomba in cui il sovrano riposa "sopra un letto d'oro e d'argento", dovè allontanarsi prima d'aver terminato l'opera d'esplorazione. Rudbar, posta alla confluenza della Kerkha e del Kirind, è pure una grande rovina dei tempi sassanidi, e più a sud, in una valle laterale della Kerkha, Seimarah o la città di Cosroe, Scehr-i-Khusrau, pare una riproduzione esatta di Sirwan per la posizione, l'aspetto generale e lo stile architettonico, ma è anche più estesa, ed un palazzo di proporzioni più grandiose la domina. Questo monumento è il "Trono di Cosroe", così chiamato dal nemico d'Eraclio, che ne aveva fatto la sua residenza d'inverno [421].
[Tavola 22.png - PONTE DI DIZFUL. Disegno di Taylor, da una fotografia del signor Dieulafoy].
Ma, fra tutte le rovine del paese, nessuna ha lasciato un nome più famoso di Susa o Sciuz, dalla quale tutto il paese è spesso chiamato Susiana.
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