Sarebbe impossibile seguire il corso del fiume per le chiuse, in cui s'insinua; non esiste che un sentiero da Burugiird a Dizful, e questa strada, che scala tutte le catene parallele delle rupi, non è nemmeno totalmente praticabile ai gagliardi cavalli persiani. Burugiird, città la cui muraglia ha 10 chilometri di circonferenza, è molto industriosa, e da un giro di 100 chilometri i luri vengono ad acquistarvi feltri e stoffe, dando in cambio capre, pecore, cavalli e muli. Dizful, in vicinanza di Susa, può essere considerata come l'erede di questa grande città: i piccoli battelli rimontano, ma assai irregolarmente, il fiume sino alla città e caricano lane, cotoni, l'indaco, cereali, bitume, zolfo, che portano i contadini dei dintorni; l'industria locale è attivissima; le paludi dei dintorni producono le canne, con cui si fanno le migliori penne, spedite in tutto l'Oriente, da Costantinopoli a Calcutta [424]. Attualmente Dizful, la "Manchester" del Khuzistan, è la più popolosa città di tutta la Persia della pianura. A nord-est giace il famoso Kaleh-Diz o castello della Rocca, così chiamato da una torre naturale, che si ascende per mezzo di scale, di corde e di gradini tagliati nella pietra: questa fortezza naturale, completamente inespugnabile, è la residenza d'un capo bakhtyari, che fa coltivare i campi dell'altipiano superiore; egli vi possiede qualche mandra di pecore, un tempo selvatiche, che l'impossibilità di fuggire ha finito col rendere domestiche. Gli animali da lavoro vengono legati e calati con corde [425].
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