[Immagine 044.png - N. 44. -- SCIUSTER E BAND-I-KIR].
Sciuster o la "Piccola Susa", sul Karun o Kuran, era la prima città dell'Arabistan innanzi alla peste del 1832; dopo quell'anno fatale, che la lasciò quasi deserta, essa si è ingrandita di nuovo. Come Dizful, ha il vantaggio di giacere all'ingresso di vaste e fertili pianure, sopra un fiume, se non facile a navigare, almeno accessibile alle barche, e di più è sul punto di partenza indicata dalla strada, che, tosto o tardi, si dirigerà verso Ispahan attraverso il paese dei Bakhtyari. I lavori idraulici, che trasformerebbero Sciuster in un porto fluviale di commercio, sono poco ragguardevoli in confronto a quelli, che si fecero nel terzo secolo dell'êra volgare, sotto il regno di Sapore e forse sotto la direzione del suo prigioniero, l'imperatore Valeriano: una di queste dighe porta ancora il nome di Band-i-Kaisar o "Barra dell'Imperatore". A monte della città, ad un gomito brusco del fiume, si fece un taglio nell'argine d'arenaria della riva sinistra e si scavò un canale, in cui la parte deviata dalla corrente ha preso a grado a grado, sotto il nome di Gerger, l'aspetto d'un fiume naturale, con i suoi meandri, i suoi banchi d'alluvione, le sue oscillazioni di livello. I due bracci si ricongiungono oltre 50 chilometri a valle del taglio, racchiudendo un'isola, che i canali d'irrigazione hanno trasformata in un vasto giardino. Per disporre d'una pendenza sufficiente nella parte superiore di questa campagna insulare, bisognò aprire una trincea a cielo scoperto, poi un tunnel, attraverso la rupe, che porta il castello di Sciuster; un altro canale, il Dariyam o "fossato di Dario", fu scavato a valle della città fra i due fiumi, per isolare completamente la piazza.
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