I mezzi, dei quali l'agricoltore dispone, sono primitivi: l'aratro è una punta di ferro all'estremità d'un tronco d'albero, e l'erpice spesso è un fascio di rami, oppure un insieme di tavole armate di selci sulla faccia inferiore; ma il contadino sa mirabilmente servirsi della vanga e dà prova d'intelligenza e d'industria nelle coltivazioni accurate degli orti e dei giardini, ben più che nei lavori dei campi. Nel mezzogiorno sa del pari utilizzare i concimi ed anche fabbricarne per le differenti specie di piante. Come nelle città dell'Europa, ad Ispahan si preparano concimi artificiali e guani assai energici mescolati alla colombina delle piccionaie [432]. Dacchè esiste una piccola colonia d'Europei a Teheran, parecchie specie di piante utili o d'ornamento sono state introdotte nel paese; la patata è divenuta comune nell'Azerbeigian.
      La coltura dei cereali si fa principalmente nelle provincie occidentali, da Tabriz ad Hamadan e Kermansciah; negli anni buoni un certo movimento di esportazione dei grani si porta verso Buscir, Bagdad e la frontiera dell'Arasse, ma la maggior parte dell'eccesso delle raccolte rimane invenduta, causa la difficoltà dei trasporti; in una visita, che l'inglese Napier fece nella provincia d'Ardilan, constatò che questo eccedente inutile, pel solo distretto di Kermansciah, era di circa 80,000 tonnellate: lo scarto dei prezzi per un carico di frumento, fra Kermansciah e Teheran, era allora dall'uno al cinque [433]. Differenze ancora più forti si producono pel riso, che costituisce l'alimento principale delle classi agiate e che si coltiva soltanto nelle provincie del litorale caspico.