I broccati ed i velluti di Kascian sono molto pregiati, del pari di certe stoffe di seta tessute a Yezd; i tappeti di Kirman (Caramania) sono noti in tutto il mondo per la solidità e la leggerezza del tessuto, per la bellezza del disegno e l'armonia dei colori. In questa industria, gli operai nazionali non hanno bisogno di farsi imitatori dell'Europa: l'Occidente copia il loro lavoro, senza raggiungere la varietà e l'elegante simmetria delle loro figure; i Persiani del nord acquistano sempre nel Fars i loro tappeti, i cui colori non si sbiadiscono come quelli di tappeti di provenienza europea. Disgraziatamente la tessitura delle stoffe si fa a Yezd, a Kascian, a Kirman in condizioni particolarmente insalubri. Causa l'estrema siccità dell'aria, gli operai sono obbligati a lavorare nel fondo di grotte, nelle quali sono bacini pieni d'acqua per mantenere un'umidità costante, perchè i fili devono restare sempre elastici e pieghevoli [443]. E tuttavia la paga è delle più miserabili: per tessere uno sciallo di mille lire, che a loro renderà soltanto quattrocento lire, tre operai lavorano insieme durante un anno a trentacinque centesimi al giorno: tale è il guadagno giornaliero del tessitore di Yezd e di Kirman [444].
Essendo la capitale posta nelle vicinanze del Caspio e ricevendo per questa via e per la Transcaucasia la maggior parte delle sue provviste e delle sue merci, del pari che i suoi visitatori, è naturale che i progetti di strade - che sono molto numerosi - siano quasi tutti relativi alla parte nord-occidentale, fra Teheran e la frontiera russa; anzi erano già state fatte, ma furono ritirate, in parte forse per timore delle invasioni future, concessioni formali di ferrovie.
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