Cipro, che ora fa parte del prodigioso impero della Gran Bretagna, deve pure essere studiata a parte e nella sua storia s'è già distinta, a cagione del suo ufficio d'intermediaria tra la Fenicia e la Grecia. Infine la Siria e la Palestina, lungo territorio montuoso, cui limitano da una parte le acque del Mediterraneo, dall'altra le sabbie del deserto, formano veramente un tutto geografico, e nella storia del mondo i loro abitanti hanno esercitato un'influenza capitale colle loro scoperte, cogli scambi e colla trasmissione delle idee. Infine, i possessi turchi del litorale dell'Arabia debbono essere studiati col complesso della penisola di cui fanno parte.
II.
LAZISTAN, ARMENIA E KURDISTANLITORALE DEL PONTO, BACINI DEL LAGO DI VAN E DELL'ALTO EUFRATE.
Se i presenti confini politici della Turchia asiatica non coincidono con frontiere naturali, almeno il termine angolare, che se-para i tre dominii dello czar di Russia, dello sciah di Persia e del sultano degli Osmanli, è dei meglio scelti: il massiccio dell'Ararat. La delimitazione dei tre imperi si trova sul colle aperto fra il grande cono ed il cono inferiore. A partire da quel punto, la frontiera politica della Turchia segue fino a 150 chilometri ad ovest la linea dello spartiacque fra i bacini dell'Arasse e dell'Eufrate. È questo, tutti lo capiscono, un confine provvisorio. Fra gli esploratori che hanno percorso il paese in tutti i sensi, i Russi non sono i meno numerosi, ma le loro carte ed i loro piani sono destinati per la maggior parte agli studî strategici dello stato maggiore, ed, a giudicare dai ricordi delle guerre anteriori, i conflitti termineranno con nuove annessioni.
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