Sul versante orientale s'apre una caverna, dalla quale si slanciano vapori non solforosi, di circa 100 gradi centigradi; un muggito continuo si ode in fondo all'abisso. In una delle guerre della Transcaucasia, i Russi ed i Turchi, accampati vicini gli uni agli altri su due versanti opposti d'un contrafforte del Tandurek, credettero di udire un cannoneggiamento lontano, e l'allarme fu dato nei due campi. Alla base nord-occidentale del Tandurek - sul prolungamento dell'asse che passa per la caverna, il cratere principale ed un secondo cratere d'eruzione - scaturiscono le abbondanti sorgenti solforose di Diyadin, ricoprendo il suolo delle loro incrostazioni calcari, diverse di forme e di colori, e formando un ruscello termale, che discende in cascatelle fumanti verso le acque fredde del Murad sciai [472]. Nel 1859, la fontana principale era più abbasso; una scossa violenta, che agitò il suolo fino ad Erzerum, la fece sparire; ma le acque s'aprirono tosto una nuova uscita. Del resto, frequenti cambiamenti devono prodursi nella regione delle sorgenti per l'effetto delle concrezioni che modificano rapidamente il rilievo. Taylor vide una moltitudine di piccoli geyser elevarsi di 2 o 3 metri sul livello del suolo e poi sparire improvvisamente: la si sarebbe detta una danza di fantasmi [473]. Alcuni anni più tardi, Abich non potè scoprire questi getti intermittenti [474]. A valle delle sorgenti, il Murad sparisce sotto una galleria di basalto, che si continua in una trincea profonda fra due pareti verticali.
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