Si capisce quali vantaggi diplomatici e militari la contiguità di popolazioni d'una stessa origine dia al governo russo in caso di conflitto colla Porta. In nome de' suoi sudditi, i Grusiani di Transcaucasia, esso può immischiarsi negli affari dei Grusiani di Trebisonda; come padrone dei pastori kurdi, gli sarebbe facile rivendicare la sorveglianza di questi nomadi da un territorio all'altro; ma specialmente come protettore degli Armeni, come possessore della città santa d'Etsmiadzin, non uscirebbe dal suo ufficio politico se domandasse delle riforme e l'autonomia amministrativa pei fratelli de' suoi protetti. Nella Turchia d'Europa ha potuto alzare la sua potente voce a favore dei Bulgari e far loro attribuire un territorio esteso fin presso il golfo di Salonicco; del pari, ove sopravvenga l'occasione propizia, esso sarà tutto armato d'un pretesto d'intervento per le comunità armene sparse dalla valle d'Erzerum fino al versante del golfo d'Alessandretta, dirimpetto a Cipro, la nuova conquista dell'Inghilterra. Invece la Gran Bretagna, non potrebbe pensare a garantire in modo efficace le frontiere attuali dell'impero ottomano contro i Russi; ha intimato al governo turco d'assicurare l'ordine sulle sue provincie anatoliche, ma solo per avere un pretesto di ritirare la sua promessa imprudente di protezione; essa minaccia, perchè non può più agire.
È triste il pensare che un paese così ricco, uno dei più belli e dei più fecondi della zona temperata, quello che probabilmente ha dato, in proporzione della sua estensione, il maggior numero di piante alimentari, sia oggi così poco utilizzato dall'uomo: la popolazione si può tutt'al più calcolare di 6 abitanti per chilometro quadrato, e si ha ragione di credere che sia in diminuzione.
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