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      Tuttavia il console inglese Abott, avendo tentato di difendersi, fu bastonato e lasciato nudo sulla strada di Diyadin, in mezzo ai suoi servi spaventati [517]. Essi non versano sangue se non per vendicare un insulto personale od ereditario; ma per compiere questo sacro dovere della vendetta, si sono visti attaccarsi e sgozzarsi fin nella moschea. I capi, ai quali le tribù obbediscono ciecamente, tengono tavola imbandita e ricambiano con festini i presenti che hanno ricevuto, ed i prodotti del saccheggio; lo straniero è accolto benissimo quando si presenta come ospite.
      Presi in massa e malgrado i loro costumi guerrieri, i Kurdi sono più onesti e più sicuri dei loro vicini d'altre razze; in generale rispettano le loro donne e lasciano loro una libertà molto più grande di quella che hanno le Turche e le Persiane, ma il duro, assiduo lavoro crea loro un'esistenza delle più penose, e si dice che frequentemente le madri, volendo risparmiare alle figlie una vita miserabile come la loro, le fanno perire appena nate. Tuttavia i Kurdi come i Circassi, a cui somigliano per tanti rispetti, non hanno mai venduto le loro ragazze ai fornitori degli harem. Malgrado tutte le loro doti, i Kurdi sono minacciati nella loro esistenza in taluni distretti della Persia e della Turchia; diminuiscono, e qua e là si fondono colle popolazioni circostanti. I servi contadini, che costituiscono la massa principale degli abitanti, non hanno alcun interesse a mantenere il vincolo che li lega alla casta guerriera, e questa è condannata ad esaurirsi dal suo genere di vita, che è la lotta contro tutti: gli odii religiosi contribuiscono all'opera di distruzione, almeno in Persia, perchè i tre quarti dei Kurdi sono sunniti fanatici, e gl'Irani, in qualità di sciiti, credono di far bene opprimendo od uccidendo gli eretici.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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