Paragonando i racconti dei viaggiatori che hanno visitato i Yezidi nei diversi distretti in cui sono dispersi, si constatano tali differenze, che si è creduto di dovere ammettere delle origini multiple per i settari annoverati fra gli Adoratori del Diavolo. Nelle vicinanze degli Armeni, sembra si colleghino allo stesso ceppo etnico, e documenti precisi menzionano la metà del secolo nono ed un villaggio del distretto di Van come l'epoca ed il luogo in cui la religione, dapprima semplice scisma del dogma armeno, ebbe origine. Nel Singiar , invece, attribuiscono ai Yezidi origine araba, ed il loro culto sarebbe derivato dall'Islam. In Persia sono ritenuti per discendenti dei Guebri; però il nome stesso, che è stato loro dato, li rannoda al mondo musulmano, giacchè è quello di Yezid, il califfo abborrito, colpevole dell'uccisione di Hussein, il nipote del profeta. Infine, le tribù kurde li confondono spesso colle sêtte cristiane delle pianure inferiori e fanno sugli uni e sulle altre i racconti più bizzarri: non vi è abbominio che non si attribuisca loro, non fantasie che non s'inventino sul loro conto. Le loro cerimonie differiscono secondo i paesi: alcuni battezzano i figliuoli e si fanno il segno della croce;[525] in certi distretti praticano la circoncisione, altrove questa è invece proibita; i digiuni sono strettamente osservati appo i Yezidi vicini all'Armenia, mentre altri Adoratori del Diavolo si credono liberi di mangiare in ogni tempo; qui regna la poligamia, là una monogamia stretta; una volta andavano generalmente vestiti di azzurro, adesso abborrono questo colore e si sono votati al bianco.