Essi sono d'una probità perfetta, distruttori e predoni quando la guerra è dichiarata, ma in tempo di pace rispettosi fino allo scrupolo di tutto quello che appartione ad altri. Si mostrano d'una gentilezza senza limiti verso lo straniero, benevoli gli uni verso gli altri, dolci e fedeli nel matrimonio, tutti intenti al lavoro. Le poesie che cantano lavorando il suolo o riposandosi alla veglia della sera, sono ora frammenti d'epopee che celebrano gli alti fatti degli avi, ora strofe d'amore, piene di sentimento, talvolta anche invocazioni lamentose. "Lo sciacallo disseppellisce i cadaveri, ma rispetta la vita; il pascià, invece, beve il sangue dei giovani. Egli separa l'adolescente dalla sua fidanzata. Maledetto colui che separa due cuori che s'amano! Maledetto il potente che non conosce la pietà! La tomba non renderà i suoi morti, ma l'Angelo Supremo udrà il nostro grido!"
[Immagine 051.png - N. 51. -- MISSIONI CATTOLICHE E PROTESTANTI PRESSO I NESTORIANI ED I CALDEI].
Fra le popolazioni del Kurdistan sono pure rappresentate al-cune sêtte cristiane. La principale è quella che s'indica ordinaria-mente col nome di Nestoriani, che del resto essi non accettano: preferiscono chiamarsi "Nazzareni messianici", "Nazzareni di Siria" o semplicemente nazzareni, e la loro lingua è infatti un dialetto aramaico, proveniente dall'antico siriaco; i missionari hanno avuto l'idea d'insegnare l'ebraico ai loro scolari, che lo capiscono con una sorprendente facilità e, per così dire, senza impararlo [528]. Più numerosi dei Yezidi, - forse duecentomila, -[529] sono distribuiti, come essi, sopra un vasto territorio: probabilmente alla loro setta appartenevano quei Nestoriani di Cina, dei quali non resta più che il ricordo, ed i Nassareni-Moplah della costa del Malabar, che hanno ancora il siriaco per lingua sacra e riconoscono per capo il patriarca di Babilonia, residente a Mossul.
| |
Angelo Supremo Immagine Kurdistan Nestoriani Siria Yezidi Nestoriani Cina Nassareni-Moplah Malabar Babilonia Mossul
|