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      Posta a 1,366 metri d'altezza, Erzengian gode d'un clima notevolmente più dolce di quello di Erzerum, e le coltivazioni delle sue ricche campagne sono già quelle della zona temperata: orti, vigne, melonaie, circondano la città.
      A valle d'Erzengian, le rupi si riavvicinano al letto, ed una delle chiuse, sulle quali s'ingolfa l'Eufrate, senza che la strada ve lo possa seguire, è formata da pareti quasi verticali, alte da tre a cinquecento metri. Uno dei promontori, che precedono la chiusa, porta in cima e sui fianchi la vecchia città di Kemakh, cui circonda una forte muraglia in continuazione dei dirupi della roccia: in questa città, un tempo inespugnabile per scalata, i re armeni del principio dell'êra attuale avevano i più bei templi, i tesori, la prigione di Stato, le tombe. A piè della collina, le foreste di gelsi che fiancheggiano il fiume, attirano in primavera miriadi di quaglie, la cui venuta improvvisa passa per un miracolo. Il contrasto dei giardini verdeggianti e della roccia nuda dà un aspetto sorprendente a Kemakh; ma ben più notevole ancora è Eghin o Akin, sulla riva destra dell'Eufrate Kara su, a valle della incassatura profonda, per la quale sbocca il Tscialta-tsciai: in questo punto il fiume, cessando di scorrere ad ovest ed a sud-ovest, come per andare a gettarsi nel golfo d'Alessandretta, comincia a descrivere verso sud la serie di curve, colla quale sfugge dalle montagne dell'Armenia. Quando si giunge sopra Eghin, sull'orlo dell'altipiano che la domina ad occidente, e si guarda la città nel fondo d'un abisso di oltre 1,000 metri, essa pare interamente situata nella valle, ma quando si è scesi sulla riva del fiume, che è attraversato da un ponte di legno, si vede sorgere ad anfiteatro in mezzo a rupi tagliate a torri ed a guglie: pioppi e platani circondano la base delle colline; noci dalle grandi chiome, giardini pieni di gelsi, il cui frutto fornisce agli abitanti una parte notevole del loro alimento, ricoprono i coni di detriti, appoggiati alle bianche pareti a picco.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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