Nella serie di forre, che comincia al confluente del Botan-su e termina a monte di Mossul, il fiume conserva la direzione normale che segue fino all'Eufrate, parallelamente alle catene esterne dell'altipiano iranico. In questa parte del suo corso, come nella regione delle sorgenti, il Tigri non riceve grandi affluenti se non sulla riva sinistra: il versante della riva destra non è che un sottile lembo di terreno ed è dalla parte dell'Eufrate che scolano quasi tutte le acque della linea di displuvio; le nuvole piovose, che vengono dal Mediterraneo e dal mare delle Indie, si squarciano sui versanti meridionali delle prominenze del Kurdistan, e, mentre le pioggie caduto sulle prealpi, immediatamente a nord del deserto, scolano verso l'Eufrate, l'umidità, che i venti del sud portano sulle alte montagne di Van e della Persia occidentale, ritorna in torrenti verso il Tigri. Alcuni di questi corsi d'acqua hanno un bacino ragguardevole: tale il Gran Zab o Zarb (Zarb el Kebir), i cui affluenti superiori servono di scolo alla regione compresa fra i due laghi di Van e d'Urmiah. Il Piccolo Zab (Zab Saghir) fluita pure molta acqua, di cui una parte gli viene dal territorio persiano. Del pari, la Diyalah, che raggiunge il Tigri a valle di Bagdad, riceve dalla Persia un gran numero di ruscelli, nati nelle depressioni parallele delle catene esterne. Gli affluenti, come anche lo stesso Tigri, hanno da attraversare baluardi di montagne parallele prima di abbandonare le loro antiche cavità lacustri ed entrare nella pianura della Mesopotamia.
| |
Botan-su Mossul Eufrate Tigri Eufrate Mediterraneo Indie Kurdistan Eufrate Van Persia Tigri Gran Zab Zarb Zarb Kebir Van Urmiah Piccolo Zab Zab Saghir Diyalah Tigri Bagdad Persia Tigri Mesopotamia
|