[Tavola 31.png -TIPI E COSTUMI. -- ARABI DI BAGDAD. Disegno di E. Ronjat, da una fotografia del signor Sébah].
In ogni tempo, dalle prime origini della storia scritta, la popolazione della Mesopotamia fu d'origine mista. Gl'Irani del nord e dell'est, i Semiti del sud e dell'ovest, si sono incontrati nelle pianure del Tigri e dell'Eufrate, e nazioni nuove vi si sono formate, differenti dalle razze originarie e distinte per qualità proprie, come le leghe, le cui proprietà non sono quelle stesse dei metalli primitivi. Assiri e Caldei hanno avuto il loro genio particolare, contrastante con quello dei loro vicini, Persiani e Medi, Arabi, Siri ed Ebrei; ma non hanno durato come questi. Diventati i più deboli, furono sterminati o si mescolarono coi loro vincitori, prendendo il loro nome, la loro lingua, la coscienza della loro nazionalità; tuttavia esiste ancora fra i Kurdi una tribù, che porta il nome d'Aissor e che pretende di discendere direttamente dagli antichi Assiri. La rovina della civiltà di Babilonia e di Ninive ha permesso agli elementi primitivi di riprendere il sopravvento, ed oggi la Mesopotamia è interamente divisa come un terreno di conquista fra i dominî etnici degli Arabi della pianura e dei Kurdi e Turcomanni montanari [617]. Alla metà del secolo decimosettimo, quando l'impero ottomano era in lotta coll'Austria, gli Arabi Sciammar o Sciomer del Negied approfittarono dell'allontanamento delle truppe turche per impossessarsi delle poche città delle rive dell'Eufrate e percorrere vittoriosamente le pianure fino alle montagne di Mardin.
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