I monumenti di Tello sono stati trasportati al Louvre.
L'Eufrate, meno abbondante del Tigri, meno vicino alle valli feraci della montagna, e limitato sulla riva destra dalle sabbie e dalle argille del deserto, ha molto minor numero di città e borgate sulle sue sponde, fra la regione dei passi e la Babilonia propriamente detta: sebbene il suo corso formi la grande diagonale dell'Asia Anteriore fra il golfo d'Alessandretta ed il Golfo Persico, l'Eufrate è un fiume morto, in confronto alla corrente d'acqua della Mesopotamia orientale. Una volta non era così. Nella storia delle nazioni un contrasto geografico notevole si stabilisce fra le due arterie fluviali. Dallo sbocco delle gole fino alla Susiana, le grandi città fiancheggiano il Tigri, il fiume dell'Assiria; ma nella bassa Mesopotamia, a partire dalla muraglia medica, quasi tutte le città si succedevano sulle rive o nei pressi dell'Eufrate;665 il contrasto dei due imperi, Assiria e Babilonia, corrisponde a quello delle due correnti.
A valle del confluente dei due Eufrati e fino allo sbocco delle chiuse del Tauro, solo povere borgate sono costruite sulle rive del fiume; ma nel bacino laterale del Tokma-su sorgono due capoluoghi, Malatia e Asbuzu, fra i quali non ha guari, viaggiava di sei mesi in sei mesi tutta la popolazione urbana. Malatia, la Melitene dei Romani, era la città d'inverno; ma, circondata da canali d'irrigazione e campi inondati, diventa insalubre ai primi calori; gli abitanti l'abbandonano per Asbuzu, la città d'estate, posta a sud in una valle più alta [666]. Ma questi continui andirivieni sono cessati in gran parte; la popolazione si è principalmente fissata nella città meridionale, attraente soggiorno, dove ogni casa ha la sua fontana, il suo giardino, il suo boschetto.
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