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      [Immagine 071.png - N. 71. -- ORFA].
      Ad oriente di Biregiik, Orfa (Urfa), l'antica Rohas, l'Edessa dei crociati, è la prima grande stazione delle carovane sulla strada di Mossul. Questa città, posta sulla riva occidentale del Kara tsciai, affluente dell'Eufrate per il Nahr Belik, s'addossa alle colline avanzate del Top-dagh, conosciuta nel medio evo sotto il nome di "montagna Santa". A causa dei numerosi monasteri eretti sulle sue chine. Il castello d'Orfa, costruito, al pari di numerose fortezze della frontiera, da Giustiniano, uno dei più grandi costruttori che siano mai esistiti,[673] sorge su di un contrafforte dirupato, che fossati tagliati sulla roccia viva, a 12 metri di profondità, isolano da tutte le parti;[674] una cinta triangolare fiancheggiata di torri quadrate, si collega alle fortificazioni del castello e separa la città dai boschetti verdeggianti e dai giardini fertili, in mezzo ai quali si ramificano le acque del Kara tsciai; dal terrapieno della fortezza si vede ai propri piedi tutta la città colle sue cupole e co' suoi minareti, la cinta degli orti e le chine delle colline circostanti coperte di vigneti. Una sorgente, l'antica Calliroe, scaturisce alla base del castello e riempie uno stagno sacro, dove nuotano dei ciprini egualmente venerati dagli ebrei, dai cristiani e dai musulmani; una moschea, consacrata al patriarca Abramo, il Kha-lit o "Amico di Dio", specchia i suoi muri nell'acqua tranquilla, e melagrani, cipressi, platani ombreggiano i gradini della sponda, dove vanno a sedersi i pellegrini.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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