Due colonne che la leggenda attribuisce al padre degli Ebrei, s'innalzano presso la cittadella, e sotto la rupe dal forte, del pari che nei dirupi dei dintorni, s'aprono almeno duecento grotte artificiali, alcune delle quali si sovrappongono a piani e si prolungano in gallerie: sono tombe trasformate in abitazioni [675]. La città stessa possiede avanzi di costruzioni del medio evo, segnatamente alcuni frammenti del palazzo dei principi di Courtenay, i sovrani d'Edessa al tempo delle Crociate. Gli edifizî d'Orfa sono costruiti di calcari e basalti, disposti a strati alternanti, il che dà loro un aspetto molto attraente; poche città dell'Asia Anteriore possono paragonarsi ad Orfa per la nettezza delle case e delle strade. La sua industria si limita a poche fabbriche di lane e di stoviglie, ma il commercio di transito è attivissimo. L'esportazione dei grani è diventata notevole; centinaia di Beduini, di Kurdi, mezzo sedentari, accampano nelle vicinanze e coltivano pel console francese il vasto dominio di Megieri-khan; oltre i cereali, raccolgono sesamo, canape, cotone e ramié [676].
      [Tavola 33 - BIREGIIK E L'EUFRATE. - VEDUTA PRESA FUORI DELLA CITTÀ. Disegno di Slom, da una fotografia del capitano Barry (missione del signor Chantre)].
      Tutte le città dell'alta Mesopotamia hanno un nome nella storia delle religioni. A sud d'Orfa, città dell'Amico di Dio, Harran, l'antica Charrae, è citata nella Genesi come dimora d'Abramo, ed il culto degli astri vi si mantenne a lungo. Ad est, Mardin è famosa come centro di popolazioni settarie respinte nelle montagne, prima da cristiani ortodossi, poi dai musulmani; quasi la metà della popolazione si compone di cristiani appartenenti a sêtte diverse:[677] vi si parla specialmente l'arabo, mentre il turco è l'idioma dominante ad Orfa.