A nord della catena del Misoghis si sviluppa un'altra catena della stessa altezza, il Tmolus degli antichi: essa termina immediatamente ad est di Smirne con un molo enorme, che porta qualche villaggio a mezza costa. Il Misoghis ed il Tmolo insieme s'arrotondano in un vasto semicerchio, che racchiude la valle di Caistro. Ad ovest di questa valle, le montagne formano dei gruppi indipendenti, un tempo separati dai monti dell'interno da ampii stretti. L'Alaman-dagh, il Gallesion degli antichi, ha conservato il suo aspetto insulare: il verde, che adorna i suoi declivi e penetra nelle sue gole, limita il promontorio così nettamente, come lo farebbe l'acqua del mare; poche montagne hanno aspetto più fiero di queste rupi, le cui piramidi ripidamente tagliate, appoggiate a coni di detriti rivestiti di erba, hanno la forma regolare di monumenti giganteschi; le muraglie che fiancheggiano le creste, le fortezze, che s'adergono sull'orlo dei precipizî, hanno l'aria d'appartenere all'architettura della montagna. Diverso da quasi tutte le altre catene della Jonia asiatica, la cui direzione normale volge da est ad ovest, l'Alaman-dagh allinea i suoi picchi in direzione da nord a sud, al pari della catena più occidentale, che attraversa la penisola smirniota per terminare alle vette gemelle dei Due Fratelli, i cui fianchi boscosi dominano l'imboccatura della rada. Più lontano, un'altra catena, superiore in altezza, segue la stessa direzione da sud a nord, dal capo Karaka al Mimas o promontorio Kara burun; la lunga fila di monti sorge come un baluardo nella penisola eritrea attraverso il golfo di Smirne.
| |
Misoghis Tmolus Smirne Misoghis Tmolo Caistro Alaman-dagh Gallesion Jonia Alaman-dagh Due Fratelli Karaka Mimas Kara Smirne
|