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      Qua e là però i pascoli superiori conservarono i loro boschetti di pini, non già conifere, che si rassomiglino tutte per il loro portamento ed i rami, come quelle delle foreste europee, ma alberi totalmente diversi fra loro per l'atteggiamento del tronco ed il movimento della ramificazione. I grandi pini del parco immenso sparsi in disordine sull'erba fina, non si aggruppano in boschi tanto fitti da impedire la vista; gli accampamenti dei Yuruk si rannicchiano nelle depressioni, le mandre di pecore tappezzano di macchie bianche il verde, i dirupi calcari e le cupole trachitiche delle montagne vicine. Abbasso, nella pianura di Troja, serpeggia il Mendereh, più in là si disegnano gli stretti sinuosi dei Dardanelli e, più in là ancora, il mare risplendente colle sue isole, Tenedo, Lemno, Imbro, Samotracia, talvolta il profilo triangolare del monte Athos. Le ultime colline del sistema dell'Ida, comprese fra la baja di Besika e l'entrata dei Dardanelli, formano lungo il mare un baluardo insulare limitato a sud della foce del ruscello, che fu già lo Scamandro, a nord del delta del Mendereh o Simois d'Omero. Al largo, la testa arida di Tenedo, le cui colline non hanno nemmeno un albero, ed alcune isolette meno spoglie di verde formano un piccolo arcipelago davanti al litorale trojano.
      Lunghesso la spiaggia meridionale del mar di Marmara si distende parimenti un sistema orografico in miniatura; le alluvioni e le formazioni terziarie, indicanti il passaggio d'un antico stretto fra il mar Nero ed il mar Egeo lo separano dalle montagne del sud.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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