Immediatamente ad est del Yescil irmak scorre un fiume, spesso difficile ad attraversare e molto più abbondante di quanto si potrebbe prevedere, data la debole superficie del bacino: è il Termeh, il cui nome ricorda la designazione greca di Thermodon; la valle superiore di questo torrente era famosa nell'antichità pel ricordo delle Amazzoni, di cui parlano ancora le leggende locali. Una delle catene di rupi, che attraversa il Termeh, continua ad ovest fino al di là dell'Iris sotto il nome appunto di Mason-dagh o "Monte delle Amazzoni".
[Immagine 080.png - N. 80. -- DELTA DEL KIZIL IRMAK].
Nell'insieme del suo corso, il Kizil irmak o "fiume Rosso" dei Turchi, l'Halys degli antichi, descrive una vasta curva concentrica al Yescil irmak o "fiume Verde"; la lunghezza sviluppata del suo corso, fra le sorgenti del Kos-dagh ed il delta, è almeno quintupla della distanza diretta fra i due punti estremi. Nella sua parte superiore, il fiume Rosso è a volte completamente asciutto in estate, anzi nel suo corso medio e fin nelle vicinanze del delta è guadabile in certi punti. L'eccesso dell'evaporazione sugli afflussi d'acque pluviali gli dà un sapore salmastro, che qualifica il suo nome greco; nella pianura di Sivas attraversa banchi di salgemma, da cui gli abitanti dell'Armenia occidentale ricevono la loro provvista abituale [736]. Come il Yescil, il fiume Rosso si divide alla sua foce in un gran numero di braccia, che spingono lontano nel mar Nero le loro alluvioni. Spesso i geografi antichi, seguendo l'esempio d'Erodoto, hanno preso l'Halys come limite dell'Asia Minore: al di là del fiume si distendeva per essi la vasta Asia Transhalisiana.
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