[Immagine 082.png - N. 82. -- NICEA E GHEMLIK].
Il lago d'Isnik o Nicea è un bacino d'acqua dolce come il Sabangia, e comunica pure col mare per un affluente. Ad ovest, il golfo di Ghemlik s'addentra profondamente nell'interno come per unirsi al lago d'Ismik, che senza dubbio era anch'esso un golfo in un'epoca anteriore; la distanza dal mare al lago è appena di 12 chilometri, e la differenza di livello è di 30 metri soltanto. A sud-ovest un altro bacino lacustre, che ha conservato il suo nome greco d'Apollonia sotto la forma d'Abolonia o Abolunia, occupa una superficie press'a poco uguale a quella del lago di Nicea, e, come questo, sembra essere stato più esteso in un'epoca relativamente moderna; conchiglie di tinte non meno vive di quelle della spiaggia del mare vicino sono sparse sulle rive del lago d'Apollonia e nelle isole da poco tempo sommerse. L'affluente di questo bacino lacustre raggiunge il grosso corso d'acqua di Susurlu-tsciai, quasi dirimpetto al confluente d'un altro ruscello che riceve le piene del lago di Maniyas, l'antico Miletopolites o Aphanites. Delle stesse dimensioni del lago d'Apollonia, quello di Maniyas si trova egualmente a pochissima altezza sul livello del mare [745]. Esso termina ad ovest la catena di laghi che si succedono parallelamente alle spiaggie meridionali del mare di Marmara e sembrano gli avanzi di un antica Propontide fra l'Egeo ed il Ponto Eusino. Dei quattro grandi laghi di questa catena, quello di Apollonia è il più utile per la navigazione; gli abitanti delle sue rive, di razza greca, costeggiano il bacino con barche di commercio, facendo scalo da villaggio a villaggio [746].
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