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      Una linea bianca a piè di un monticello verde indica il posto di Palatia che è quanto rimane della famosa Mileto.
      Sul versante dell'Asia Minore rivolto a mezzodì, il primo lago, il cui superfluo si espande nel Mediterraneo, pare che sia, come l'Akis-sciai, la metà d'un golfo chiuso da alluvioni recenti e gradatamente rialzato dalla barra che si forma a valle; è il Kogiez-liman, situato oggi, secondo Tchihatcheff, a 29 metri sul livello del mare. Al pari dell'Akis-sciai, il Kogiez-liman, gradatamente rinnovato dai fiumi, è pieno d'un'acqua un po' salmastra. Nessuna testimonianza storica parla della separazione del liman di Kogiez dall'alto mare; anzi, al tempo di Strabone, Caunus occupava una parte della diga, che limita il lago dalla parte del sud: sono dunque almeno diciotto o diciannove secoli che l'antico golfo è diventato lago; ma la linea del litorale si è modificata, giacchè la città, allora posta a nord del mare, giace ora a 8 chilometri da esso. Non lontano di là, presso Makri, si vede una prova evidente delle oscillazioni di questa parte del litorale. Un sarcofago eretto sul suolo è coperto di serpule e forato da animali marini fino ad un terzo della sua altezza: dopo di essere stato immerso nell'acqua, si trova di nuovo in terraferma. Sul litorale dell'Asia Minore, le coste della Licia sono le sole dove coralli, della specie cladæora cæspitosa, fabbrichino estese scogliere; anche il corallo rosso nasce in quei fondi, ma i suoi rami sono troppo piccoli perchè valga la pena di pescarli [755].


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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