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      È raro che si incontrino infermi fra loro; l'abitudine della sobrietà dà loro un sangue purissimo: la maggior parte ha la testa posteriormente appiattita, il che si spiega colla posizione che si dà loro in culla [792]. Sul lato asiatico del Bosforo, segnatamente intorno all'Olimpo, dove la razza è meno mista che altrove, gli Osmanli si mostrano ancora colle loro qualità naturali; si sentono più in casa propria che nella Tracia, in mezzo a tante popolazioni straniere, Greci, Bulgari, Albanesi. Il Turco, che l'uso del potere non ha corrotto, che l'oppressione non ha avvilito, è certamente uno degli uomini che piacciono di più per l'insieme delle qualità. Egli non inganna mai: onesto, probo, veridico, è per ciò appunto messo in ridicolo o guardato con compassione dai suoi vicini, il Greco, il Siro, il Persiano, l'Haikano. Profondamente solidale co' suoi, egli divide volontieri, ma non domanda; checchè si dica, l'abuso del bakscis è molto più grande in Europa che nei paesi d'Oriente, fuori delle città dove si pigia la folla dei Levantini. Havvi un viaggiatore, anche fra i più fieri e i più diffidenti, che non sia stato profondamente tocco dall'accoglienza cordiale e disinteressata degli abitanti dei villaggi turchi? Appena scorge lo straniero, il capo di famiglia incaricato di riceverlo viene ad aiutarlo a discendere dalla sua cavalcatura, lo saluta con un buon sorriso ed un gesto simpatico, stende nel posto d'onore il suo tappeto più prezioso, lo invita a riposarvisi e, tutto lieto d'essere utile, prepara subito il pasto.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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