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      Rispettoso, ma senza bassezza, come si conviene ad un uomo che rispetta sè stesso, non fa punto domande indiscrete; d'una tolleranza assoluta, egli si guarda dall'impegnare qualche discussione religiosa, cui invece il Persiano si abbandona troppo volentieri. La sua fede gli basta; gli sembrerebbe una sconvenienza interrogare l'ospite sui segreti della coscienza. Nella famiglia, la benevolenza, l'equità del Turco non si smentiscono punto. A dispetto dell'autorizzazione che dà il Corano, e malgrado l'esempio dei pascià, la monogamia è la regola fra gli Osmanli d'Asia, e si contano città intiere, come Focea, che non presentano nemmeno un caso di poligamia. Nelle campagne, è vero, v'hanno Turchi che prendono una seconda moglie, "per avere una serva di più";[793] così pure in qualche città industriale aumentano col matrimonio il numero delle loro operaie. Ma, abbia egli una o parecchie mogli, il Turco è molto più rispettoso dei vincoli coniugali di quello che gli Occidentali; checchè se ne dica per abitudine, la famiglia non è meno unita presso gli Osmanli musulmani di quello che presso i cristiani d'Europa. Padrona assoluta nel suo interno, la donna è sempre trattata con benevolenza; i figliuoli, per quanto giovani, sono già considerati come eguali in diritto, e senza ciarlataneria, con una gravità naturale, che sembra superiore alla loro età, prendono parte alla conversazione dei grandi; ma venga l'ora del giuoco, essi corrono, lottano, saltano, fanno capriole colla stessa foga dei fanciulli d'Europa.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume IX - L'Asia Anteriore.
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1891 pagine 1124

   





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