Sul promontorio occidentale, che domina la foce del Filias, sono sparse le rovine della città di Tium, templi, anfiteatri, acquedotti, porte, mura e tombe, mezzo nascoste dal fogliame dei grandi alberi e da ghirlande d'edera. Tium è la "Perla dell'Eusino" [815].
[Immagine 093.png - N. 93. - EREKLI].
Erekli, l'antica Heraclea o "porto d'Ercole", sebbene decaduta, è una delle città più graziose della costa. Situata allo sbocco d'una valle verdeggiante, sulle rive d'una baia riparata a nord da un promontorio, è circondata da vecchie mura nascoste qua e là da folti alberi; vedute dal mare, tutte le colline, fino all'estremo orizzonte, sono coperte di faggi. Erekli è uno dei porti del mar Nero, che sembrano destinati ad acquistare maggiore attività, quando le risorse del paese saranno utilizzate come dovrebbero. Nelle vicinanze si lavorano scarsamente, dopo la guerra di Crimea, miniere di carbon fossile, che lavori più serî, invano proposti da industriali europei, permetterebbero di rendere molto più produttive. I giacimenti, esplorati in un piccol numero di punti, si distendono sopra uno spazio che misura almeno da 120 a 130 chilometri da ovest ad est, ed una decina di chilometri in larghezza. Alcuni avanzi dell'antica Heraclea si vedono ancora dentro la cinta moderna; a nord, fra le roccie del promontorio settentrionale, si mostra la grotta d'Acherusia, dove discese Ercole per incatenare Cerbero e vincere la morte; i maghi vi evocavano i fantasmi. In mezzo alla regione montuosa e boscosa che si stende a sud verso l'Olimpo di Galazia, il borgo d'Uskub, l'antica Prusa o "Prusias ad Hypiurn", ha conservato gli avanzi interessanti d'un teatro greco, del pari che lunghe e curiose iscrizioni [816].
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