Il ramo occidentale del Sakaria, il Pursak o Pursadu, separa il fiume d'Angora per la lunghezza del corso, l'abbondanza delle acque, la popolazione del bacino. La città principale della sua valle superiore, Kiutayeh, rivaleggia con Angora pel numero degli abitanti e gode di più grandi vantaggi commerciali, grazie alla prossimità di Brussa e di Costantinopoli ed alla sua situazione sulla linea maestra di traffico, che taglia trasversalmente l'Asia Minore. Situata a 930 metri d'altezza, in una pianura fertile, che pare sia stata un antico lago, Kiutayeh è dominata, come tutte le città anatoliche, da un'alta fortezza, d'origine bizantina; è una delle meglio conservate e che rassomigliano di più ad una cittadella moderna; vi si vede un giardino detto "dei Francesi", tutto pieno di mandorli, che furono piantati da prigionieri dell'esercito d'Egitto. Non sono rimaste rovine dell'antica Cotyaeum, il cui nome si è conservato sotto la forma turca di Kiutayeh. Come il paese d'Uskub e di Nev scehr, ad ovest dell'Argea, l'alta valle del Pursak è piena di tufi e di pomici, che le erosioni hanno tagliato in montagnole coniche, disposte in qualche punto con una regolarità quasi simmetrica: fin dalla più alta antichità gli abitanti vi praticarono cavità di tutte sorta, tombe, dimore e santuari.
Eski scehr, la "Vecchia Città" è pure di origine greca: è l'antico Dorylaeum, spesso designato come luogo d'unione delle truppe di Bisanzio contro i Turchi; Goffredo di Buglione vi riportò una grande vittoria.
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