Il monte Bulgurlu, che domina Scutari, è l'osservatorio, da cui si vede il panorama più grandioso di Costantinopoli, il Bosforo e la Propontide.
A sud-est di Scutari la catena dei sobborghi continua con enormi caserme e cimiteri fino al promontorio, che porta Kadi-koi o il "Villaggio del Giudice", l'antica Calcedonia. Colà l'invasione europea è cominciata, trasformando gradatamente l'aspetto della città: la popolazione residente si compone specialmente di Greci; centinaia di negozianti costantinopolitani, soprattutto inglesi, hanno le loro case sotto le ombre di Kadi-koi; durante il giorno c'è un continuo andirivieni di battelli a vapore fra la capitale ed il suo sobborgo asiatico. I viali boscosi del promontorio, che s'avanza a sud limitando un porto naturale, la vicinanza dell'arcipelago dei Principi, dove ogni giorno di festa adduce migliaia di visitatori, lo splendore del paese, che si svolge dall'imboccatura del Bosforo e dalla Punta del Serraglio alle coste lontane del mar di Marmara, infine il riparo, che la collina di Scutari offre contro i venti del nord e del nord-est, contribuiscono ad aumentare d'anno in anno la colonia europea. Nella pianura, che separa Kadi-koi dal gran cimitero di Scutari, si raccoglievano un tempo le truppe del padisciah per le sue spedizioni in Asia, là si trova ora, accanto alla "più grande caserma del mondo", la stazione di Haider Pascià, punto di partenza della ferrovia, che costeggia a nord il golfo d'Ismid e deve continuarsi un giorno fino in Siria, Babilonia e nelle Indie.
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