Attualmente il porto orientale di Cyzico è surrogato da quello di Pandermos o Panormos, piccola città turca, greca ed armena, cui approdano regolarmente i battelli a vapore di Costantinopoli. Al porto occidentale è succeduto quello di Erdek, l'antica Artaké, circondata di vigne, che producono eccellenti vini, il migliore dell'Anatolia. Dirimpetto, sulla riva continentale, la grossa borgata d'Aidingiik mostra numerose iscrizioni trovate nelle rovine di Cyzico; in quei pressi sono le cave di marmo, da cui furono estratte le lastre che coprivano gli edifizi di granito della città vicina. I musulmani emigrati dalla "Valle delle Rose", nei Balcani, si sono portati in gran numero verso Cyzico e la sua penisola. Un giacimento di boracite in blocchi d'una grande ricchezza viene coltivato nei dintorni.
Ad ovest del golfo d'Erdek e del gruppo delle isole di Marmara, la costa, in gran parte paludosa, ha soltanto poveri villaggi; l'unica città Bigha, ad una ventina di chilometri nell'interno, sorge nel luogo dove il Kogia-tsciai o Granico sfugge dalla regione delle montagne e dove Alessandro riportò la sua vittoria decisiva, al passaggio del fiume. La riva asiatica dell'Ellesponto non è punto meglio popolata. Lamsaki, l'antica Lampsaco, data già da Serse a Temistocle esiliato, per fornirgli il suo vino da tavola, è un piccolo borgo perduto in mezzo agli oliveti ed alle vigne; Abydos non è più nemmeno indicata da rovine, e non vi si vedono che caserme e batterie, simili a tante altre opere militari, che difendono l'entrata.
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