Quando Schliemann andò a farvi gli scavi, sventrando la terra sacra, grande fu lo sdegno, ma non si osò trattenerlo; sol-tanto le feste religiose sono interrotte: non si ritorna più ad onorare il santo sul suolo profanato [832].
Baba-kaleh o il "Castello del Padre", all'angolo acuto del promontorio meridionale della Troade, è un borgo pittoresco, che scagliona le sue case grigie su di un pendìo rapido e senza alberi; ad una piccola distanza ad est, sopra una roccia dirupata, sorge l'antica città d'Assus, "l'ideale perfetto della città greca", diceva l'esploratore Leake parlando dell'anfiteatro delle sue mura di trachite mirabilmente conservate; dal teatro, il popolo raccolto vedeva il mare stendersi a' suoi piedi e le montagne di Mitilene sorgere dirimpetto. Edremid, l'Adramytto dei Greci, situata nella pianura alluvionale, che dominano a nord i prolungamenti del monte Ida, è rimasta città popolosa, ma ha perduto il suo porto, colmato dalle fanghiglie dei torrenti, che convergono da tutte le parti verso la baia vicina. La città più commerciale sulla costa è Cydonia, l'Aivali dei Turchi, - ossia, nelle due lingue, la "Città delle Mele Cotogne", - costruita sulla spiaggia d'una baia, che l'arcipelago delle "Cento Isole" separa dal golfo d'Edremid e congiunta da un ponte alla città insulare di Moskhinisia. Popolata segnatamente da Greci, questa città ha molto sofferto per la causa nazionale durante la guerra dell'Indipendenza; nel 1821 i Turchi la distrussero in parte e ne distrussero gli abitanti.
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